Se ci ricorderemo ogni giorno dell’ambiente,
se saremo tutti più consapevoli che l’imballaggio nasce per garantire la sicurezza e la freschezza dell’alimento durante quel lungo percorso nel tempo e nello spazio che va dalla sua produzione, ai banchi della GDO fino all’interno dei frigoriferi delle nostre case,
se riconosceremo all’imballaggio l’importanza che ha nel fornire tutte le informazioni necessarie per il suo corretto smaltimento e per un consumo consapevole e in sicurezza dell’alimento che contiene,
se riusciremo a comprendere che questo non è un imballaggio usa e getta, ma un contenitore che ha svolto con successo un compito importantissimo: far arrivare sulle nostre tavole un prodotto fresco, con caratteristiche organolettiche intatte, a un prezzo equo, a vantaggio di tutta la comunità,
se impareremo a riconoscere che non esistono materiali buoni o cattivi, che ogni nostra attività produce un impatto ambientale,
se comprenderemo che il costo ambientale dell’alimento è di gran lunga superiore a quello dell’imballaggio che lo contiene e che sprecare un alimento per un imballaggio inadeguato è di fatto insostenibile, oltre che immorale,
se ci renderemo conto che «Un buon imballaggio non ha mai trasformato un cattivo prodotto in uno buono, ma un cattivo imballaggio può trasformare un buon prodotto in uno cattivo» (Bruno Munari 1907 – 1998),
se accetteremo che un buon imballaggio non ha bisogno di colori, effetti speciali o sovra-imballaggi, se non per uno scopo strettamente funzionale, perché questi lo renderanno più costoso e difficile da riciclare,
se ci concentreremo sulla sua funzionalità e la qualità del suo contenuto, che rappresenta lo scopo del nostro acquisto,
se ammettiamo che gli imballaggi non hanno le gambe e non scelgono di andare a finire in mare e riconosceremo che qualcuno ce li butta,
se non disperderemo più i materiali nell’ambiente e inviteremo anche gli altri a non farlo,
se sapremo utilizzare gli imballaggi consapevolmente e separarli correttamente per avviarli a riciclo, seguendo con attenzione le istruzioni,
se investiremo in nuovi impianti e tecnologie per una selezione più accurata e per il loro successivo riciclo, riducendo sempre di più le frazioni di scarto,
se applicheremo sempre i principi dell’Ecodesign per progettare imballaggi facilmente selezionabili e riciclabili da destinare a una nuova vita, migliorando continuamente il loro impatto ambientale,
se capiremo che il compito di un imballaggio non si esaurisce dopo il suo utilizzo, ma che può essere riciclato per produrre nuovi imballaggi,
allora avremo fatto qualcosa di concreto per l’ambiente e per la qualità della nostra vita e quella delle generazioni future.