Dal banco di scuola allo scaffale: quando i ragazzi imparano a raccontare la plastica con occhi nuovi

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Un viaggio educativo, umano e narrativo.

Il progetto realizzato con l’Istituto Capirola ha portato gli studenti dentro e fuori l’aula, alla scoperta della filiera degli imballaggi in plastica per alimenti. Un percorso fatto di domande, riflessioni e sguardi critici, che li ha trasformati in testimoni consapevoli di una realtà spesso raccontata in modo semplicistico.

Il progetto si è aperto con una visita a Esperia, azienda del Gruppo Happy, dove i ragazzi hanno potuto osservare dal vivo la produzione, raccogliendo impressioni a caldo che hanno costituito il primo nucleo del racconto. Le loro parole – autentiche e dirette – hanno restituito stupore e curiosità: “Non pensavo che la plastica potesse essere così utile…”.
Nei due giorni successivi, gli studenti hanno lavorato in aula, insieme ai formatori, affrontando i grandi temi della sostenibilità, della comunicazione e della responsabilità. Hanno discusso, si sono confrontati, e hanno posto domande scomode e intelligenti: “Ma perché non usiamo solo carta?”, “La plastica è sempre il problema?”. Le sessioni hanno stimolato pensiero critico, autonomia di giudizio e voglia di approfondire.

La fase conclusiva si è svolta presso il punto vendita Italmark, dove gli studenti hanno potuto osservare gli imballaggi “nel loro contesto d’uso”, chiudendo idealmente il cerchio. Qui le riflessioni si sono fatte più concrete: quanto pesa davvero una scelta di acquisto? E quanto incide la percezione rispetto alla realtà dei materiali?
Gli esiti del progetto – racconti, immagini, slogan, ma soprattutto consapevolezze – saranno condivisi sui nostri canali per valorizzare non solo il lavoro degli studenti, ma anche l’impegno di un Gruppo che sceglie ogni giorno di ascoltare, dialogare e crescere prima ancora di comunicare, con dati, visione e coerenza.

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