Tantissimi i temi trattati durante i quasi 25 minuti di durata del servizio, che, grazie alla guida di Marta Torri (responsabile di stabilimento), ha potuto mostrare e raccontare le varie fasi che attraversa il polistirolo espanso: estrusione, creazione delle bobine e relativi test di qualità, termoformatura, stampaggio, aggiunta del pad assorbente, taglio per macinare gli scarti di lavorazione e confezionamento finale delle vaschette prodotte.
Protagonista del racconto, tuttavia, è stato il concetto di sostenibilità, che viene declinato all’interno del Gruppo Happy in tanti modi differenti.
Innanzitutto, attraverso le parole di Davide Masini (Sustainability Manager & LCA Expert) è stato sottolineato il concetto di “responsabilità estesa del produttore”, che ha comportato per il Gruppo Happy grandi investimenti nell’ambito del recupero e del riciclo meccanico di tre diversi materiali: PS, PET e HDPE.
Inoltre, grazie alla chiarissima narrazione di Fabrizio Bernini (Responsabile R&D e comunicazione), si è potuto fare un racconto efficace del concetto di sostenibilità: il packaging di per sé è già sostenibile, perché contribuisce significativamente alla riduzione del Food Waste, ma ora lo è ancora di più, perché alle funzionalità del vecchio vassoio in polistirolo espanso (XPS) si è aggiunta la possibilità di realizzare lo stesso utilizzando fino al 50% di riciclato post consumo (r-XPS).
Fondamentale, poi, una comunicazione corretta ed efficace in merito al tema del corretto smaltimento e riciclo della plastica, come evidenziato dalle parole di Mariapaola Biasio, responsabile marketing, che sottolinea come la formazione sia fondamentale sia all’interno che all’esterno del Gruppo.
Comunicazione che diventa ancor più importante nell’ottica di espansione del Gruppo Happy: come raccontato da Carolina Branca (marketing specialist), l’obiettivo è quello di coinvolgere attivamente tutti coloro che fanno parte del Gruppo e far sì che siano sempre allineati sui valori comuni, primo fra tutti, naturalmente, la sostenibilità.
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